Si è svolto venerdì 11 gennaio, presso il Polo Culturale di Sanluri il seminario “La gestione dei rifiuti in Sardegna – luci e ombre”.
Nell’introdurre i lavori, il sindaco di Sanluri Alberto Urpi ha auspicato che questa importante giornata possa essere l’inizio di una nuova via, di un tavolo aperto per il Medio Campidano, e che gli amministratori degli enti locali abbiano il tempo e l’umiltà di razionalizzare la gestione dei rifiuti per avere una tariffa unica; infine, Urpi ha invitato i sindaci e gli amministratori delle aziende del territorio a unirsi e avere un’unica voce nei tavoli di confronto con le istituzioni.
Sulle problematiche legate agli impianti di smaltimento dei rifiuti, è intervenuto il presidente del CISA Silvio Serci, sottolineando che l’ obiettivo è quello di dare risposte e chiarezza su come si lavora all’interno degli impianti di depurazione e compostaggio.
Massimo Cortese, presidente della Commissione Energia-Acqua-Ambiente della Confservizi-CISPEL Sardegna, ha proposto la creazione di una agenda di impegni che le aziende devono affrontare per gestire al meglio i servizi pubblici, la regolazione dei flussi e la mancata istituzione dell’ente di Governo. Ha inoltre sottolineato come la Sardegna, negli anni duemila, era il fanalino di coda in tema di rifiuti, che è stata la Regione che ha istituito la premialità nell’efficienza dei servizi di raccolta e oggi la provincia del Medio Campidano è tra le prime dieci in Italia sulla differenziata. L’obiettivo è quello di metterci a servizio del legislatore affinché venga compiuto il percorso.
Ha portato l’esperienza del Piemonte Sandro Baraggioli, presidente Confservizi Piemonte–Valle D’Aosta e presidente Asm Spa di Vercelli: nella città metropolitana di Torino esistono sette consorzi e la raccolta differenziata è sotto il 60%. Nella città di Torino il servizio porta a porta è in programma per il 2021 e per quanto riguarda l’indifferenziata c’è un solo inceneritore e alcune discariche dovrebbero essere chiuse nel 2020.
Una testimonianza di buone prassi in tema di rifiuti è stata illustrata dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu: nel capoluogo barbaricino si è passati dalla gestione privata dei rifiuti alla gestione pubblica, facendo in modo di portare la minor quantità possibile di rifiuti all’inceneritore e, nel contempo, sono state promosse delle iniziative educativi in materia ambientale nelle scuole. Si è passati dal 57 % al 71% nella raccolta di differenziata, con la conseguente diminuzione della TARI. È stata fondata la società in house È-Comune S.r.l., con l’obiettivo di portare all’80% di diminuzione dei rifiuti.
Luca Mariotto, direttore settore ambiente Utilitalia, ha posto l’attenzione sulle nuove regole delle tariffe dei servizi ambientali e sull’approvazione pacchetto economia circolare, avvenuta a giugno 2018, sottolineando che la tariffa deve essere equa, flessibile e adattabile ad ogni contesto. Gli interessi dell’Ente di Governo, dell’utente e del gestore sono diversi, ma convergenti verso una stessa direzione.
Il responsabile dell’area formazione di Fonservizi Giorgio Farrugia ha introdotto l’argomento legato ai fondi interprofessionali e alla formazione continua dei dipendenti, mentre il direttore generale del consorzio CISA Mauro Musio ha ribadito la necessità di insistere sull’economia circolare, riunirsi e creare degli ambiti ottimali. Infine, il presidente della CO.SIR. Massimo Balia ha auspicato una maggiore attenzione nello sviluppare percorsi meno standardizzati nel capitolato rispetto ai rifiuti normalmente trattati.
Nella seconda parte del seminario, dedicata alla formazione delle aziende associate alla Confservizi-CISPEL Sardegna, l’avvocato Mattia Pani ha approfondito i profili di criticità della legge regionale 8/2018 “Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”, mentre l’avvocato Marcello Spissu, esperto in materia di anticorruzione e trasparenza, ha parlato economicità, efficienza ed efficacia come elementi indispensabili in un approccio manageriale teso a un sistema di buon andamento, ponendo l’attenzione in particolare sugli aspetti della trasparenza obbligatoria, del monitoraggio sull’effettivo funzionamento dei dati e sul sistema di segnalazioni di illeciti per eventuali anomalie.
A conclusione dei lavori, il direttore generale della Confservizi-CISPEL Sardegna Ottavio Castello ha ribadito l’importanza dell’incontro sostenendo che le aziende operanti nel settore dei rifiuti, sia pubbliche che private, meritino la massima attenzione da parte delle istituzioni regionali per il grande ruolo sociale che svolgono a favore dei cittadini sardi.