In attuazione del programma di attività per l’anno 2008, approvato dalla Giunta Esecutiva nell’ultima seduta, venerdì 27 giugno si è svolto a Cagliari il convegno di studi “Il Codice degli Appalti e la l.r. 5/2007: patologia e responsabilità”.
La materia trattata dai relatori provenienti da magistratura, TAR Sardegna, Corte dei Conti e Avvocatura dello Stato, e gli interventi mirati a cura di esperti in tema di appalti pubblici, hanno reso l’evento tra quelli utili per amministratori, dirigenti e operatori attivi del sistema delle aziende dei servizi pubblici locali associate alla Confservizi Sardegna.
Il Convegno è stato introdotto dall’Assessore ai Trasporti della Provincia di Cagliari Marina Cattina, che ha portato il suo saluto fungendo da padrone di casa al posto del Presidente Milia, assente per altri impegni istituzionali. I lavori sono proseguiti con il saluto del Presidente della Confservizi Sardegna Antonello Sanna.
Moderati dal Presidente dell’Enas Sergio Vacca, il Convegno ha visto gli interventi di Mattia Pani, Coordinatore dell’osservatorio appalti di Confservizi Sardegna e Avvocato dell’Aerea Legale RAS, sull’inquadramento normativo del nuovo codice appalti, mentre Giorgio Manca (Magistrato TAR Sardegna) è intervenuto sull'”Annullamento o revoca della gara e risarcimento del danno”.
Nicola Leone (Magistrato della Corte dei Conti) ha esposto sull’interruzione della gara e responsabilità per danno erariale, infine Giulio Steri dell’Avvocatura dello Stato è intervenuto sull’annullamento o revoca della procedura di gara e riparto di giurisdizione. Il Convegno ha visto in seguito gli Interventi mirati di Stefano Ballero (Avvocato del Libero Foro), Licia Zucca Responsabile Approvvigionamenti CTM Spa), Andrea Pili (Presidente Giovani Industriali della Sardegna Meridionale – Confindustria) e di Andrea Mascolini (OICE) su responsabilità e problematiche pratiche delle procedure di gara.
I lavori sono stati chiusi dal Direttore di Confservizi Sardegna Ottavio Castello, che ha rimarcato con fermezza la necessità, da parte degli operatori delle aziende pubbliche, di regole chiare, non contraddittorie e durature nel tempo, in quanto i rischi connessi alla difficoltà interpretativa delle leggi e della giurisprudenza possono causare effetti estremamente penalizzanti per le collettività servite, per le municipalità e per gli operatori attivi nel settore. Le leggi e le normative – ha affermato ancora Castello – devono essere chiare, leggibili e comprensibili a tutti, in quanto dirette a tutti i cittadini.
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