Presso l’Hotel Regina Margherita di Cagliari si è svolto mercoledì 25 settembre il convegno dal titolo “Qualità del servizio pubblico, strumenti per l’eccellenza”, organizzato dalla Confservizi-CISPEL Sardegna con la collaborazione della Fonservizi (Fondo formazione servizi pubblici industriali). L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle aziende associate, accolti dal Presidente Carlo Andrea Arba e dal Direttore Generale Ottavio Castello.
Modelli di qualità e digitalizzazione
Il Presidente Arba ha sottolineato l’importanza cruciale, per amministrazioni e imprese, di adottare modelli di qualità condivisi al fine di migliorare i servizi resi dalle aziende pubbliche a favore dei cittadini. “Gli strumenti per migliorare la qualità del servizio pubblico esistono, ma siamo ancora lontani da una piena ottimizzazione,” ha affermato Arba. Tra le aree di intervento individuate, la digitalizzazione e la formazione del management e di tutto il personale sono passaggi fondamentali per snellire i processi burocratici e incrementare l’efficienza delle amministrazioni pubbliche”.
Il ruolo del RPCT nella prevenzione della corruzione
Il convegno ha visto l’importante contributo di Marcello Spissu, promotore dell’evento ed esperto dell’area legale dell’Associazione, che ha incentrato il suo intervento sulla necessità di rafforzare la qualità dei servizi pubblici attraverso il ruolo del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT). Spissu ha evidenziato come, attraverso una gestione oculata e proattiva, il RPCT possa contribuire alla riduzione dei malfunzionamenti amministrativi, migliorando al contempo la trasparenza e l’efficienza operativa. Uno dei temi centrali del convegno è stato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT), strumento obbligatorio per le aziende pubbliche.
Durante il dibattito, è emerso come questo strumento nella fase di predisposizione può essere supportato dall’utilizzo del modello europeo CAF Common Assessment Framework, che offre una visione sistemica per migliorare la qualità e la performance dei servizi pubblici.
L’importanza della digitalizzazione negli atti amministrativi
Giuliano Bastianello, Presidente di Italia Civile ETS, ha sottolineato l’importanza di migliorare la qualità degli atti amministrativi attraverso l’introduzione di una formazione digitale avanzata. “Dopo aver affrontato personalmente 9 processi penali e 16 anni di contenziosi legati a un’esclusione da un appalto, propongo l’adozione di atti amministrativi nativamente digitali, dotati di codici interoperabili che possano essere analizzati mediante strumenti di Big Data Analysis e le moderne tecnologie informatiche”.
Nel settembre 2023, Italia Civile, insieme all’associazione Libera, è stata tra gli enti del Terzo Settore a firmare una convenzione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per il sostegno e la promozione della figura del whistleblower, un segnalatore di irregolarità o illeciti amministrativi, con l’obiettivo di rafforzare la trasparenza e l’integrità nella gestione pubblica.
Il modello CAF per una gestione efficiente e trasparente
“In questo momento di grandi riforme del settore pubblico, in cui alle Amministrazioni pubbliche è richiesto di adottare una logica integrata e orientata al valore pubblico e ai risultati, l’adozione di modelli come il CAF (Common Assessment Framework) si rivela fondamentale per favorire questo cambiamento culturale. Il CAF, modello europeo di autovalutazione per il miglioramento delle organizzazioni pubbliche, consente di identificare punti di forza e aree di miglioramento, promuovendo una gestione più efficiente e trasparente”. Claudia Migliore, Direttore Performance e Valore Pubblico del Formez Centro Servizi, ha esplicitato questi concetti alla platea nel suo intervento, spiegando come l’adozione di questi strumenti rappresenti una leva strategica per orientare le Amministrazioni verso il raggiungimento di risultati concreti e un maggiore impatto sul benessere collettivo.
Conclusioni
Erano presenti anche due esponenti politici della Regione Sardegna ai quali erano affidate le conclusioni. Antonio Spano, componente della IV Commissione del Consiglio Regionale – Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità, che ha parlato della sua esperienza in aziende multiutility rimarcando l’importanza di distinguere l’indirizzo politico dal ruolo del management e dei tecnici che operano all’interno delle aziende pubbliche. “Utilizziamo strumenti importanti come le deleghe – ha precisato – pur mantenendo il coordinamento – e promuoviamo la collaborazione evitando le interferenze”.
Alberto Urpi, componente III commissione del Consiglio Regionale Programmazione, bilancio e politiche europee: “il confronto e la collaborazione tra il mondo politico e le aziende sono essenziali per favorire una governance più efficace e orientata al miglioramento dei servizi pubblici. Questi incontri arricchiscono il bagaglio professionale degli amministratori pubblici e rafforzano la capacità di sviluppare politiche pubbliche più mirate e innovative, a beneficio della collettività. La formazione degli amministratori pubblici è un argomento che chiederò venga approfondito anche in Commissione Bilancio”.
Ha ringraziato e salutato gli ospiti il Direttore Generale Ottavio Castello: “L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra gli operatori del settore pubblico e privato e gli esponenti politici, impegnati a promuovere una cultura della qualità e dell’eccellenza nei servizi offerti ai cittadini sardi. La Confservizi-CISPEL Sardegna continua ad essere il sindacato d’impresa regionale dei gestori dei servizi pubblici e rappresenta gli interessi delle aziende di importanti settori come trasporti, acqua, ambiente, energia, igiene urbana, cultura”.
(in collaborazione con l’Ufficio Stampa del CTM Spa)