Il 30 aprile scorso la sala congressi dell’Hotel Le Nereidi a La Maddalena ha ospitato il seminario “I trasporti pubblici in Sardegna – Una risposta forte alle nuove esigenze di mobilità. Qualità e quantità di servizi”, organizzato dalla Confservizi Sardegna, al quale hanno partecipato le principali aziende del settore oltre che diversi esponenti delle istituzioni sarde e nazionali.
[sws_toggle1 title=”Resoconto”]Mancato il G8, La Maddalena non ha perso tempo. I riflettori si sono accesi su un vertice del trasporto pubblico locale. La sala congressi dell’Hotel Le Nereidi ha ospitato giovedì mattina il seminario “I trasporti pubblici in Sardegna -Una risposta forte alle nuove esigenze di mobilità. Qualità e quantità di servizi”, organizzato dalla Confservizi Sardegna, l’associazione che tutela i soggetti gestori dei servizi pubblici, al quale hanno partecipato le principali aziende del settore oltre che diversi esponenti delle istituzioni sarde e nazionali.
Ad inaugurare i lavori è stato il sindaco Angelo Comiti, che dopo i saluti di benvenuto ai partecipanti, ha colto l’occasione per rimarcare il danno recato dal trasferimento del G8 a L’Aquila. A coordinare il dibattito il Prof. Paolo Ritossa, docente della facoltà di ingegneria di Cagliari, che ha poi passato la parola al presidente di Confservizi Sardegna, Antonello Sanna. Prima di presentare la proposta per un patto a favore del trasporto pubblico locale, nel quale dovrebbero confluire uniformemente parti politiche e sociali, Sanna ha riassunto l’attività svolta finora dall’associazione nella difesa dei diritti delle aziende e degli enti associati, provenienti da diversi settori operativi, dall’ idrico- ambientale, ai trasporti, energia, cultura, sanità etc…
A seguire il dott. Zanchetta, portavoce della provincia di Olbia Tempio, ha espresso con entusiasmo la disponibilità dell’amministrazione provinciale ad un accordo tra le parti, che dovrebbero avviare un’azione congiunta e ordinata, in vista di una vera e propria riforma del comparto in questione. “La mobilità sostenibile – ha aggiunto Zanchetta – potrebbe essere la soluzione ideale per contenere i costi di esercizio del servizio, nel rispetto dell’utenza e dell’ambiente”.
Dopo le autorità istituzionali, il microfono è passato ai presidenti delle aziende presenti: Renato Mameli per l’ARST, Davide Bacciu per l’Aspo di Olbia, Leonardo Marras per l’Atp di Sassari, Paolo Piras per l’Atp di Nuoro, e Alfredo Unali dell’ANAV come rappresentante dei privati. Ciascuno dei relatori ha evidenziato le difficoltà incontrate dalle proprie aziende nell’implementare il servizio in termini di efficacia e di efficienza: l’ARST in particolare ha puntato il dito sui contributi che, bloccati dal 1997 nonostante il rincaro dei prezzi del carburante, rallentano i lavori della metropolitana e del sistema di tramvia che unirà il centro di Cagliari con il polo ospedaliero e universitario di Monserrato. Unali è invece entrato nel merito dei finanziamenti, sottolineando la grave mancanza da parte dello stato di escludere dal piano le regioni a statuto speciale, mentre Marras e Piras hanno esposto con perizia di particolari i progetti in cantiere per garantire autonomia di mobilità ai diversamente abili, agli anziani e ai giovani nelle ore notturne. Bacciu si è addentrato invece nella selva oscura del quadro normativo di riferimento, accennando alle controversie dell’art. 23 bis, che in materia di servizi pubblici vieta l’affidamento in house, mostrando tutta la sua incongruenza al diritto comunitario. Argomento quest’ultimo approfondito poco dopo da Alessia Nicotera, avvocato di ASSTRA (Federazione nazionale dei Trasporti), che ha sottolineato la necessità di chiarificare l’ambito di applicazione del 23 bis, attraverso l’integrazione di un regolamento attuativo specifico.
A concludere il dibattito l’On. Settimo Nizzi, componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, che ha ribadito l’esigenza di adeguarsi alle normative nonché alle tariffe europee per ottimizzare l’erogazione del servizio. L’unione fa la forza pare in sintesi il messaggio lanciato dalla Confservizi Sardegna col promuovere questo incontro: istituire un “Tavolo di concertazione per il Trasporto Pubblico Locale” significa riunire per un obiettivo comune la Regione Sardegna, le Province, i Comuni capoluogo, i Comuni non capoluogo rappresentati dall’Anci, le confederazioni, i sindacati, le associazioni di categoria e di utenti e consumatori. “Il settore del TPL – ha dichiarato il presidente di Confservizi- è un semaforo rosso che impone l’alt soltanto per il breve tempo di un’intesa tra le parti competenti. Una volta scongiurata l’emergenza, non resta che cavalcare l’onda-verde della riforma”. [/sws_toggle1]
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